Aprire una ludoteca può essere una buona idea commerciale ma occorre informarsi bene sulle corrette azioni da intraprendere. La metratura deve essere non inferiore agli 80 metri quadri, e per ogni partecipante alle attività ne devono essere garantiti almeno 4. Il che significa che in una struttura dalla metratura di base (appunto 80 mq), non potranno trovarsi contemporaneamente più di 20 utenti.
Aprire un negozio di abbigliamento oggi impone davvero molte serie riflessioni prima di imbarcarsi in un’impresa che, diciamolo subito, non presenta grandi garanzie di successo. La concorrenza estremamente diffusa per questo genere di attività è uno degli aspetti fondamentali. Seguito a ruota dall’ammontare dell’investimento iniziale che, attestandosi attorno ai 150.000 euro, non è certo foriero di un basso rischio d’impresa.
Quella di aprire una pensione per cani è una classica attività di nicchia che però può ancora dare buoni margini di redditività. Il numero di animali da compagnia, pur di diverse taglie e generi, è in costante aumento e, di conseguenza, in aumento è pure il numero di proprietari alle prese con i problemi delle ferie, per quanto parziali, e dei trasporti.
Quando scegliere nell'enorme varietà del mercato diventa un'operazione lunga e difficile, vi occorre qualcuno che se ne possa occupare; e noi ci poniamo al vostro fianco per gestire, alla velocità e con gli obiettivi che stabiliremo insieme, tutto questo processo di pianificazione, scelta, ed acquisto.
Fino ad oggi, collegarsi alla rete in un internet point richiedeva una procedura di registrazione dell’identità con prova documentale. Qualcosa di tedioso e costoso. Dal primo gennaio 2011 questo obbligo è decaduto; permane solamente la richiesta di Licenza da presentare al comune di appartenenza. Questo aspetto rende molto appetitosa l’ipotesi di aprire un internet point come attività in proprio.
Aprire un internet caffe non deve essere un’azione confusa con l’apertura di un Internet Point. In quest’ultimo infatti l’attvità principale è costituita dalla vendita di tempo in rete o connettività, mentre nel caso di un internet caffe, si parla di un locale la cui attività principale è quella di bar o locale pubblico, affiancata da un’offerta concomitante di connessione per i clienti.
Aprire un bar è spesso un’idea gettonata per l’apertura di una nuova attività. Questo perchè è riconosciuta come uno degli esercizi per cui i costi di investimento, per quanto notevoli, rientrano mediamente in un periodo che difficilmente supera i tre anni. Aprire un bar significa sicuramente intraprendere un’attività che, in paragone a molte altre, offre migliori garanzie di incasso e in tempi anche abbastanza rapidi.
Per aprire una rosticceria, occorrono innanzitutto due prerequisiti: la licenza SAL (somministrazione alimenti) e l’iscrizione al REC. Per la licenza SAL ci sono due vie: la prima è aver lavorato per almeno due anni presso un ristorante o simili, mentre la seconda implica seguire uno dei corsi appositi organizzati dalla Regione (mediamente il costo è di circa 600 euro e la durata di due mesi).
Aprire una libreria, tuttavia, non deve essere un passo da prendere sottogamba. Se è vero che il bacino d’utenza è infatti potenzialmente vastissimo, lo è altrettanto che gli italiani leggono sempre di meno e sempre meno libri in particolare. Il mercato dell’editoria, da sempre non particolarmente florido, è da parecchi anni in continuo declino, per cui avviare un’attività in questo settore deve essere fatto con una grande prudenza e considerando servizi alternativi da offrire in parallelo a quello del libro.
Aprire un’edicola è un’attività che non rientra nei meccanismi e nelle facilitazioni introdotti dal cosiddetto “Decreto Bersani”. In altre parole è indispensabile richiedere una licenza direttamente al comune di competenza, e non valgono i meccanismi del silenzio-assenso.
Per aprire un negozio di ottica, la prima cosa da considerare è l’investimento iniziale. Da non sottovalutare, dato che supera i 100.000 euro con facilità, per una superficie di circa 100 metri quadrati. Di questa cifra circa la metà riguarda l’arredo del negozio, mentre il resto riguarda le attrezzature, in particolar modo i sistemi antifurto e antitaccheggio, e il magazzino di base.
Le autorizzazioni necessarie per aprire una tisaneria sono sostanzialmente equivalenti a quelle richieste per l’apertura di un bar. Comprendono a tutti gli effetti la licenza per somministrazione di alimenti (che si può ottenere dopo due anni di prestazione d’opera nel campo alimentare oppure dietro frequenza di appositi corsi, organizzati sia da alcune associazioni di categoria che da alcuni enti pubblici e privati), l’idoneità ed i permessi sanitari etc. etc.